Corte Unione Europea e SIAE

Diritto d'autore in Italia: verso una vera liberalizzazione?

Il diritto d’autore รจ un tema di grande attualitร , eppure molti aspetti della sua regolamentazione sono passati quasi inosservati, sebbene qualche testata giornalistica abbia trattato l’argomento con titoli altisonanti e, talvolta, fuorvianti. La veritร  รจ che, dietro le apparenze, si cela un dibattito piรน complesso, che ha avuto un momento di svolta il 24 marzo scorso. In questa data, la Corte Europea si รจ riunita a Lussemburgo per discutere diversi temi, fra cui una questione cruciale per lโ€™Italia: la cosiddetta “liberalizzazione del mercato del diritto d’autore”.

SIAE e Soundreef: No profit vs profit

Nonostante lโ€™idea di apertura, la stampa ha definito questa iniziativa una “liberalizzazione allโ€™italiana”, quasi a ridicolizzarla. In effetti, l’Unione Europea ha chiesto al nostro Paese di regolamentare meglio questa transizione, in quanto la “liberalizzazione” proposta contiene numerose restrizioni che potrebbero scoraggiare nuovi potenziali concorrenti di realtร  consolidate come SIAE e Soundreef.

Per comprendere meglio questa liberalizzazione รจ utile fare un confronto tra SIAE (Societร  Italiana degli Autori ed Editori) e Soundreef, due realtร  molto diverse che operano nel nostro Paese. SIAE รจ un ente registrato come no profit, e questo puรฒ sorprendere molti, data la percezione di monopolio che spesso si associa al suo operato. Al contrario, Soundreef รจ una societร  a scopo di lucro (profit) che ha cercato, non senza ostacoli, di inserirsi nel mercato italiano. Per operare legalmente in Italia, Soundreef ha dovuto creare la LEA (Liberi Editori e Autori), una no profit italiana, con il compito di gestire i diritti d’autore, poichรฉ senza questa “entitร  ponte”, Soundreef non avrebbe potuto intermediare i diritti in Italia.

La liberalizzazione come cambierebbe il mercato?

Una liberalizzazione completa aprirebbe la strada a nuove societร  di intermediazione che potrebbero competere con SIAE e Soundreef per la gestione dei diritti d’autore in Italia. Questo scenario potrebbe avere diversi effetti positivi. In primis, si favorirebbe una maggior ripartizione della ricchezza verso gli autori, specialmente quelli emergenti, grazie a una concorrenza piรน aperta e un aumento dei servizi di intermediazione.

Tra i principali cambiamenti auspicabili, ci sarebbe una velocizzazione dei processi di distribuzione dei compensi, la possibilitร  di trasferire i propri diritti da una collecting all’altra senza difficoltร , e lโ€™introduzione di infrastrutture piรน moderne ed efficienti. Potenzialmente, anche la gestione di diritti come la “copia privata” โ€“ attualmente esclusiva di SIAE โ€“ potrebbe essere affidata a un nuovo ente, rendendo il sistema piรน equo e flessibile.

Quali sono i prossimi passi?

Sebbene a settembre scorso si fosse ipotizzato un miglioramento della regolamentazione, non ci sono stati aggiornamenti significativi, e le aspettative restano. Tuttavia, รจ probabile che ci saranno sviluppi nel prossimo futuro. Una liberalizzazione totale porterebbe con sรฉ trasformazioni notevoli, da un lato ridimensionando il monopolio di SIAE, dall’altro creando opportunitร  per nuovi soggetti di entrare in questo mercato e apportare benefici agli autori italiani.

La liberalizzazione del mercato del diritto d’autore รจ una sfida, ma anche una possibilitร  per il panorama creativo italiano. Potrebbe portare a una distribuzione della ricchezza piรน giusta, aprendo il mercato a operatori con nuovi approcci e, soprattutto, creando un sistema dove anche gli artisti indipendenti e emergenti abbiano la possibilitร  di guadagnare un equo compenso per il proprio lavoro. Ci sarร  da aspettare e vedere come come si evolveranno i vari scenari.


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